venerdì 12 febbraio 2010

Chiamami Pamela

Vado in diretta, nel senso che di solito scrivo prima su word, che ha il correttore automatico e il generatore di sinonimi, e quindi mi sento Enzo Biagi. Adesso che scrivo così, direttamente sul sito, mi sento un po' così, come dire, “libero e bello”, come un trapezista.
Stop. Epifania.
Vedo un Maiale al circo, che si ondeggia sul trapezio. Nell’ordine: si strappano le corde del trapezio, la sbarra del trapezio, il tendone con le corde attaccate. Il maiale cade e sfonda la rete.
Vabbè rifacciamo.
Vado in diretta e mi sento così…normale.

Stasera ho fatto le cadute. Nel senso che per cadere era facile, il problema è stato rialzarsi: in compenso sono stato umiliato diverse volte.
La prima volta ero prono e dovevo ondeggiare le gambe su e giù, classico esercizio di rafforzamento dei muscoli paravertebrali. Io tengo le gambe belle tese e quindi contraggo i muscoli delle cosce che occupano un certo volume. Quindi i piedi non possono essere uniti, perche le mie cosce sono grosse e quindi tengono separate le gambe e quindi i piedi. “tieni i piedi uniti” mi dice il maestro, “TIENI I PIEDI UNITI” mi ripete. Io mi giro e lo guardo con l’espressione mesta che esprime “mi dispiace….” . lui mi guarda con compassione: “fa niente, lascia perdere”
La seconda volta è successa con Lo Tzu, il Signore della Comunicazione.
Mi ha fatto fare un esercizio in cui ero sdraiato su un fianco, ho teso le gambe e ho sforbiciato. È un’azione propedeutica in cui io salto, con le gambe prendo la testa dell’avversario e sforbicio, con la testa tra le gambe. Ecco. Le mie cosce saranno anche cicce, ma sono anche muscolose, molto muscolose, e non oso pensare se mi dovesse accadere di dover usare nella realtà questa tecnica e riuscisse bene: sentirei “splaft!". Con brandelli di cervello sparsi sui prosciutti. Molto pericoloso.
Comunque per adesso ero a terra ad imparare il movimento. Se lo fate, capirete che se sforbiciate con le gambe tese su un fianco, se siete delle ragazze avete un grosso vantaggio: lì non c’è niente. Gli uomini, lì hanno qualcosa. E io ho anche le gambe grosse.
Ho fatto la sforbiciata veloce e ahi…
E Lo Tzu “Che c’è?” ridacchiando, perché aveva capito.
“Ho le gambe…” gli rispondo.
“Anch’io”
“Le mie due, sono quattro delle tue, e chiamami Pamela, d’ora in poi”

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